E siamo qui a parlare ancora una volta del sogno nel cassetto che fa la muffa. Condivido con voi un dialogo avuto qualche tempo fa con una giovane donna che ha avuto il coraggio di tirare fuori il sogno, spolverarlo e realizzarlo.
Lei «Mi piacerebbe tanto diventare un’insegnante di yoga. Mi sono informata e ho trovato la scuola per me…» Vedo la sua colonna vertebrale che si raddrizza, il mento è alto e negli occhi la luce della felicità mentre mi racconta del suo sogno. Le deve piacere davvero tanto: ne percepisco l’entusiasmo.
Io: «Che bello! Ti sei già iscritta?”
Lei: «Non ancora. Sai, non mi sento pronta per una cosa del genere»
La regalità di un attimo prima lascia il posto a un leggero incurvare delle spalle e un sorriso tirato: la luce negli occhi è sparita improvvisamente. Comprendo il suo stato d’animo e la difficoltà di portare un sogno nel mondo: so come ci si sente ad essere circondate dalla paura di compiere quel passo fondamentale fuori dal castello di carta fatto di “non posso, non sono pronta, non ci riesco, non è il momento giusto per me …” costruito con tanta devozione e pazienza.
Le dico una frase che mi fu detta molte volte in passato: «I grandi fanno con quello che hanno» e mi viene in mente che più volte mi è capitato di dover mettere a tavola più gente del previsto e mai nessuno si è congedato con la pancia che brontolava dalla fame. Qualcosa da mettere in tavola si trova sempre! Mal che vada ci sono le pizzerie.
Eppure, quando si tratta di trasportare la propria vita sulla linea della felicità, cominciano i tormenti e le difficoltà. Sembra che manchi sempre qualcosa che fa rimanere con l’amaro in bocca.
«Fai con quello che hai. Comincia adesso a realizzare il tuo sogno. Parti dalle fondamenta e – mattone dopo mattone – costruisci anziché distruggere» sono le parole d’incoraggiamento della mia maestra, saggia donna. Mi ha spronata più volte nel tempo, e mi ha dato gli strumenti per andare oltre la paura. L’ho ascoltata, ho usato gli strumenti e ai pensieri ho fatto seguire le azioni, piccole, costanti e quotidiane. E sono arrivati i risultati!
Giudicare la vita in base ai risultati potrebbe sembrare una considerazione dura. Vivere in termini di risultati richiede cambiamenti e rischi, ma questo ci fa comprendere che abbiamo in mano le redini della nostra esistenza.
Occorre davvero compiere tutto il possibile, andare verso l’impossibile e scoprire di poterlo ottenere. È lo stato dell’essere nel quale dobbiamo immergerci e nel quale possiamo fare cose nuove per ottenere risultati ogni volta diversi
La vita non fa sconti: troppe cose vengono date per scontate. Dobbiamo andarle incontro con le mani piene di speranza, pazienza, grinta e tanta fede. Agire su queste basi significa impegnarsi guardando in faccia la realtà, ed è molto impegnativo. Ma in fondo cos’è la vita senza un briciolo di impegno nel voler realizzare ciò che desideriamo?
Siamo realistici e prendiamo in mano la nostra esistenza cominciando col guardare con occhi disincantati le situazioni. Impariamo a chiamare le cose col loro nome e non per come vorremmo che fossero. Riempiamo la vita di azioni e sorprendiamoci a camminare un passo dopo l’altro verso il nostro obiettivo.
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A proposito: la donna della storia si chiama Nadia, è diventata Insegnante di Yoga, ha preso una specializzazione per Yoga al Femminile e Yoga per bambini e si dedica totalmente a questa attività. Grazie Nadia per avermi mostrato come si realizza un sogno.
Ricordate che nulla cambia se non cambi nulla!
Felice ventiventi 2020 a tutti voi!
La vostra SpiritualCoach®
Lucia