Sono in tanti a credere che la difficoltà sia pari a una sconfitta e la usano per mollare. Se prendiamo ad esempio le relazioni, possiamo notare come sia diventato sempre facile cambiare partner piuttosto che capire come e cosa fare per portare la conversazione a un livello superiore. Se invece parliamo di professione, sono molte le scuse che spesso vengono messe davanti alle soluzioni per rimanere in una situazione sgradevole. La mancanza di consapevolezza ci fa credere che ad alcune circostanze possiamo rispondere solo con la paura anziché osservarle da un punto di vista differente.
Eppure di qualunque storia si tratti, quando non ne possiamo più e non facciamo nulla per cambiare, arriva in soccorso la vita che a modo suo e non sempre con garbo ci invita a scegliere
Mollare non è sempre la cosa giusta da fare e neppure tenere duro. «Allora come mi dovrei comportare di fronte a una situazione fastidiosa?» Domanda perfetta per introdurre un insegnamento che io stessa ho ricevuto da uno dei miei maestri e che condivido ora con te. Una prima cosa che puoi fare è smettere di alimentare l’importanza personale. Di cosa si tratta te lo spiego subito. Ti sei sentito qualche volta offeso da fatti e misfatti messi in atto dai tuoi simili? Sono sicura di sì e sono altrettanto certa che ti sarai fermato a rimuginare sull’accaduto, a volte per lungo tempo. Ecco, quella è l’importanza personale e cioè il credere di dover passare parecchio tempo della tua preziosa vita nel sentirti offeso da qualcuno.
Chi come me è andato a scuola da Castaneda sa bene di cosa sto parlando perché è un argomento che viene affrontato come un fondamentale. È raccomandato che si faccia ogni sforzo possibile per sradicare l’importanza personale al fine di avere consapevolezza che l’amor proprio è un peso, un impaccio terribile. Nel libro Il fuoco dal profondo, Don Juan descrive l’importanza personale come qualcosa da non sottovalutare perché da un lato rappresenta il nucleo di tutto ciò che in noi ha valore, dall'altro il nucleo di tutto il nostro “marciume”.
«Disfarsi dell'importanza personale richiede un capolavoro di strategia. I veggenti di tutte le epoche hanno espresso i più alti apprezzamenti per coloro che ci sono riusciti.» (da Il fuoco dal profondo)
Se riuscissimo per un istante a rinunciare in parte o totalmente alla nostra importanza personale, accadrebbero due cose straordinarie. La prima è che non utilizzeremmo più energia preziosa per mantenere viva l’illusione della nostra grandezza. La seconda, che risparmieremmo invece energia sufficiente per avere consapevolezza per intravedere la grandiosità dell’universo e scoprire ciò che noi siamo da sempre e che sempre saremo.
L’importanza personale non si può combattere con le buone maniere: richiede un capolavoro di strategia. Ciò che la distrugge è l’aver compreso che la realtà ordinaria è una nostra interpretazione che possiamo modificare
È tutta una questione di come usiamo i nostri occhi fisici e se li alleneremo per indagare superficialmente o profondamente, il che significa guardare le cose di questo mondo o “vedere” come l’energia fluisce nell’universo. Una non è migliore dell’altra. Sono due modi diversi che daranno risultati differenti. Ma se addestreremo i nostri occhi al semplice guardare, avremo rinunciato alle infinite possibilità di vedere come e cosa fare per essere felici.
La conclusione è che se vogliamo cambiare il mondo dobbiamo smettere di guardarlo come se fosse qualcosa di irreparabile e cominciare a “vedere” in ogni situazione complicata un vantaggio. No, non è affatto semplice e se hai fatto Lovehealing® Avanzato sai bene quanto sia complicato. Eppure se rimaniamo in una certa situazione che etichettiamo come difficile o complicata, significa che ci dev’essere una parte di noi che ha deciso che era corretto così.
Chissà cosa ti frullerà in testa ora e forse pensando ad alcune circostanze non sarai totalmente d’accordo con quello che hai appena letto. Lo comprendo. Magari se vorrai ne possiamo discutere: qui trovi il mio contatto spiritualcoach.it/contatti
Bene, per oggi mi fermo qui. Ti ringrazio per avermi fatto riflettere ancora un po’ su un argomento che in questo periodo mi sta molto a cuore. Lascio la porta del miglioramento sempre aperta.
Buona giornata.
Lucia