le mille sfumature delle relazioni
10 settembre 2021

Le relazioni sono percorsi interiori che ci aiutano a migliorare la nostra esistenza, se usate nella maniera corretta e cioè per costruire anziché distruggere. Per esempio, il fatto di non aver avuto figli poteva diventare un modo per limitare l’esistenza. Confesso che non ho resistito all’idea di vergognarmi e arrabbiarmi quando mi domandavano come mai non ero diventata mamma, a tal punto che raccontavo di essere sterile. Dopo un po’ avevo notato che più mi ostinavo a motivare la situazione, più le domande arrivavano copiose e taglienti. 

Un grande aiuto è arrivato dal percorso di crescita personale e spirituale che avevo intrapreso in quel periodo. Tra le molte tecniche che avevo imparato e messo in pratica, ho trovato un altro modo ed è stato quello di recuperare la missione che sono stata chiamata a intraprendere in questa vita, e ad agirla

La prima cosa che è migliorata sono state le relazioni, in ogni senso. Sostenere gli altri per «rendere evidente lo splendore che è in te affinché tu lo possa mostrare al mondo» (questa è la missione) è frutto di un cammino personale e spirituale intenso, fatto di volontà, sforzo, metodo e disciplina. Non è solo tecnica: è soprattutto applicazione pratica nella quotidianità. È «diventare» la missione unendo personale e professionale senza distinzione.

C’è un aspetto importante da tenere in considerazione e che forse già conosci: ogni persona con la quale ti relazioni non entra “a caso” nella tua vita ma porta in dono la possibilità di migliorare una parte di te

Accade sempre. Mentre racconta un po’ della sua vita, ti accorgi che anche tu hai provato le stesse emozioni. Forse in parte hai già superato quell’ostacolo e sei andato oltre, o forse i lavori sono ancora in corso. Ma non puoi non notare che quella sfumatura è di un colore simile al tuo.

Tutto questo per dirti che dobbiamo imparare a non separare mai la vita degli altri dalla nostra

Prima di tutto perché è impossibile, vivendo in un modo dove un battito d’ali di una farfalla del tuo giardino può scatenare uno tsunami dall’altra parte del globo. E poi perché non riusciremmo a comprendere cosa l’altro ci sta raccontando se non lo abbiamo sperimentato in prima persona.

È nella comprensione autentica e messa in atto della compassione che entriamo in connessione amorevole col mondo  

La compassione rende le relazioni più profonde e scioglie il dubbio di essere immuni alle difficoltà, se ne comprendiamo il reale significato. Uso spesso questa parola – compassione - durante i corsi e nei brevi articoli, allo scopo di mettere in evidenza la sua nobile radice. Partecipare alla sofferenza dell’altro non è un sentimento di pena che ci porta a guardare la situazione dall’alto in basso.

Compassione è invece «una comunione intima e difficilissima, con un dolore che non nasce come proprio, ma che se percorsa porta a un’unità ben più profonda e pura di ogni altro sentimento che leghi gli umani. È la manifestazione di un tipo di amore incondizionato che strutturalmente non può chiedere niente in cambio. Ed è la testa di ponte per una comunione autentica non solo di sofferenza, ma anche – e soprattutto – di gioia vitale ed entusiasmo.» (dal web)

Nel corso degli anni e nelle relazioni che ho avuto, a volte ho pensato a quella donna che mentiva per non sentire il senso di colpa di non aver avuto figli, ed ho provato compassione per lei. Se la guardo adesso posso riconoscere la sua fragilità e la paura di essere giudicata, sentimenti che ho imparato a usare a mio vantaggio.

Di fatto ho portato alla luce molte idee, le ho curate e fatte diventare adulte. Altrettanto è successo con le persone che si sono affidate alle sessioni individuali o hanno partecipato ai corsi e percorsi di SpiritualCoach®, facendo in modo che si accorgessero di avere ali grandi per volare in alto.

L’ULTIMO PASSO

Tra poco meno di un mese, insieme a Lorena e Alessandra, saremo con un ristrettissimo gruppo di donne per accompagnarle nel loro ultimo passo per diventare SpiritualCoach® dell’Academy. Le relazioni che hanno intrecciato tra loro mi emozionano, e soprattutto sono orgogliosa dello splendido percorso che hanno fatto, superando non poche difficoltà. Non vi svelerò i loro nomi. Li troverete sulla pagina dell’Academy SpiritualCoach® insieme alla loro storia dopo il prossimo 10 di ottobre.

Ecco come una situazione di disagio come quella di non aver avuto figli e dove il senso di colpa la faceva da padrone, si è trasformata in un’attività straordinaria di cui sono grata ogni sacrosanto giorno

Approfitto ancora un momento del tuo tempo per annunciare che sono aperte le iscrizioni all’Academy SpiritualCoach®. Il programma lo trovi qui ==> spiritualcoach.it/academy. Le persone ammesse nel 2022 sono solo 7. Se sceglierai di esserci, avrai tutta la mia attenzione nell’accompagnarti per diventare maestro di te stesso.

E dopo questo piccolo spazio pubblicitario, ti abbraccio augurandoti una splendida giornata.

 

| La fotografia che ho usato per questo articolo appartiene alla collezione dell'amica, pittrice e imprenditrice Terry Bertelli Bertz |

Lucia Merico

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