1 giugno 2020
consapevolezza e gratitudine per liberare il drago

«Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente» Queste parole di Virginia Wolf sono potenti e rinnovano uno dei «credo» più importanti ai quali va tutta la mia gratitudine: la libertà è una volontà che corregge qualsiasi errore.

Il primo passo verso una solida libertà interiore deriva sempre dal riconoscere che quando siamo in una situazione difficile, dobbiamo fare un passo indietro rispetto a ciò che accade per guardare con attenzione. Il fatto è che spesso oltrepassiamo quel limite nella speranza che possa accadere qualcosa di differente da ciò che stiamo vivendo, ma è una sciocca illusione. Perché anche quel fermarsi e sperare senza fare nulla è una libera scelta che porterà un risultato ben diverso da quello che ci aspettiamo.

Nelle storie d’amore così come in ogni relazione, l’illusione dice che se non faremo nulla qualcosa cambierà, se faremo ciò che fa comodo agli altri l’amore arriverà, se porteremo a compimento ogni cosa che ci viene detta anche se non siamo d’accordo allora saremo riconosciuti

Tutte trappole, e te lo dico a gran voce! Sono come pozze di fango denso che – una volta entrati – ci sentiamo trascinare verso il basso e bloccare ogni nostro ardire. Non siamo mai sottomessi senza la nostra volontà: possiamo sempre scegliere e decidere in totale libertà. Fai un atto di fede e per un momento credimi quando affermo che non è il corpo ad essere prigioniero, ma la mente che non sa ancora di poter scegliere e decidere. Ecco, quella è la più insidiosa delle carceri, senza pareti e senza sbarre, con un carceriere attento e crudele che ha le nostre sembianze.

Non siamo sottomessi e impotenti, ma crederlo è come avere un drago che abita imprigionato la nostra mente. Lo nutriamo, lo coccoliamo nella speranza che possa un giorno essere riconoscente. Ma il drago vuole procurarsi da solo il cibo. Non vuole essere nutrito: non è questo che vuole. La sola cosa che desidera è poter volare via. A nessuno piace restare in prigione, neppure ai draghi

USA LA GRATITUDINE PER LIBERARE IL DRAGO

La via verso la libertà è prima di tutto liberare il drago e prepararci al nostro ritorno a casa. Riconosciamo con gratitudine che abbiamo riposto per molto tempo le aspettative in una direzione che ci ha stravolti. Quante emozioni ci sono in quello stravolgimento? Una per tutte è la paura di trovarci in un luogo straniero, lontani dalla nostra casa. Diamo il consenso alla nostra anima di raccontare una storia antica che narra di noi e di com’eravamo quando credevamo nella bellezza anziché nella paura.

Possiamo dire «no» senza dolore né colpa, e guardare in una direzione diversa. E semmai dolore e colpa dovessero farsi ancora sentire, con gratitudine potremo lasciarli andare per la loro strada. La gratitudine accoglie e guarisce anche le ferite più profonde, e soprattutto libera i draghi dalla prigionia. come fosse un richiamo a guardare in un altro modo. alla tua anima di raccontare, puoi sentire un richiamo, una speranza. Puoi dire no senza dolore né colpa. E semmai all’inizio li dovessi sentire, saprai come fare, e usando una dolce determinazione, quel «no» sarà compreso.

E adesso mi rivolgo al femminile perché conosco bene il drago che mi ha tenuta prigioniera per un po’ di tempo. Sembrava fossero tanti invece era uno solo, prigioniero in una stanza piena di specchi. Ci siamo scrutati per un po’ e a un certo punto mi ha mostrato il suo vero volto e mi somigliava tantissimo! Non è stato semplice riconoscerlo. Eppure è proprio da quel momento che le situazioni hanno cominciato a prendere una forma diversa.

Per questo non smetto di estendere ciò che ho imparato, e lo farò anche nel Laboratorio OnLine Femminilità e Seduzione che si terrà sabato 6 giugno dalle 9:00 alle 13:00. È un lavoro raffinato e coinvolgente, per questo i posti a disposizione sono solo quattordici.

Qui trovi tutte le informazioni per partecipare ⇒ https://www.spiritualcoach.it/appuntamenti/femminilita-e-seduzione  Sarà come in queste parole di Clarissa Pinkola Estès alla quale mi sono ispirata per scrivere questo Caffè della Consapevolezza

«… una notte

un battito di cuore alla porta.

Fuori, una donna nella nebbia

Ramoscelli ha per capelli,

e un abito di erbe sgocciolanti

verdi acque del lago.

Dice: «Sono te,

e vengo da tanto lontano.

Vieni con me, ho qualcosa da mostrarti…»

Si volge, e le si apre il mantello,

D’improvviso, luce d’oro … ovunque, luce d’oro…» (La Donna che vive nel Lago)

Sarà bello scoprire insieme una parte di te.

La tua SpiritualCoach®

Lucia Merico

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