20 dicembre 2019
consapevolezza e osservazione

A cosa è utile realizzare i propri obiettivi? La domanda più ovvia è «per essere felici», che è vero, ma è soltanto l’aspetto visibile della nostra realizzazione. C’è un’altra parte, molto più importante, della quale teniamo poco o per niente conto, semplicemente perché non ci hanno addestrati a farlo, ed è la consapevolezza.

Non siamo solo ciò che possediamo o ciò che abbiamo realizzato, ma molto di più

Abbiamo modi di pensare che sono con noi da sempre e così incuneati nella nostra mente da sembrare incisi sulla pietra. Spesso li usiamo per bloccare il naturale flusso vitale, a volte senza neppure rendercene conto, tanto siamo abituati a credere che siano la nostra unica realtà. Mentre stiamo realizzando un obiettivo abbiamo il piacere di incontrarli in tutta la loro intensità, e prendono la forma delle scuse più disparate.

Se vogliamo smantellare le vecchie abitudini, dobbiamo svilupparne di nuove. E fin qui nulla da dire. Per prima cosa dobbiamo renderci conto che abbiamo riempito di ostacoli il nostro cammino, e molti di loro si sono trasformati in scuse e giustificazioni per i nostri limiti.

Se per esempio abbiamo imparato a non correre rischi, cercheremo la strada più sicura e facile. E quando arriva il momento di sperimentare qualcosa di nuovo o di compiere un passo che potrebbe avere come conseguenza un fallimento o una critica o qualunque altra cosa che ci permette di diventare più forti e sicuri, ecco che entrerà in gioco una scusa che ci permetterà di evitare il rischio. Sarà come guardare un film che inizia e finisce nella nostra mente. Potremmo dire che «questa cosa non fa per noi» e che siamo stati addestrati ad essere prudenti da genitori che preferivano restare dov’erano anziché rischiare. Questa osservazione è un primo importante passo verso una nuova comprensione.

Possiamo iniziare il processo ponendo attenzione alla parte non autentica di noi stessi che crede nei limiti. Osservando i pensieri e le sensazioni del corpo, stiamo andando in una direzione diversa rispetto alle nostre abitudini, e ci stiamo accorgendo di quei momenti in cui non siamo in risonanza con la nostra parte più vera. Stiamo entrando nell’era della felicità.

Diventare padroni della nostra vita è un processo principalmente basato sull’osservazione. Nel momento in cui vediamo il prezzo che abbiamo pagato per rimanere fedeli a un sistema di pensiero, avremo certamente la volontà di modificarlo.

Solo quando siamo consapevoli dei nostri ostacoli, troviamo il modo per liberarci

Da subito possiamo praticare l’uso della consapevolezza seguendo il nostro passo interiore e applicandola nella quotidianità. Se per sempio siamo abituati a chiedere, impariamo a dare. Anziché criticare alleniamoci a offrire il nostro sostegno. Ciò che desideriamo per noi, desideriamolo con ancor più forza per gli altri e osserviamo quanto ci farà stare meglio mettere da parte la necessità di essere al centro dell’attenzione.

Sono tanti i modi che possiamo adottare per abbandonare i vecchi modi di pensare e aggiungerne di nuovi, più felici e soprattutto più consapevoli. Ti sfido a trovare il tuo e a cominciare adesso!

La tua SpiritualCoach®

Lucia Merico

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