Un caffè della consapevolezza lungo stamattina, se ti va di leggerlo. Alcun* di voi potranno negare ciò che stanno per leggere, ma se appartenete a questo mondo siete dotati anche voi di una potente e oscura «zona d’ombra». Sì, anche tu che ti ritieni «spiritualmente elevat*». Anzi, più ti elevi più il lato oscuro diventa … oscuro e non si scappa da questo. Se improvvisamente ti è crollato il mito di aver trasceso l’ego o se conosci qualcuno che ti ha detto di averlo trasceso, potete esultare insieme e restare ancora un po’ con noi su questa terra.
La nostra zona d’ombra è una grande risorsa per noi, non certamente un limite. Le infinite ricchezze racchiuse in essa sono una conoscenza che va quanto prima valutata e presa in matrimonio.
Le energie di giusto e sbagliato, buono e cattivo, bene e male, grande e piccolo fluttuano da una parte all’altra della nostra vita a seconda di come scegliamo di dar loro importanza. Ognun* di noi, nel corso di un’intera esistenza, ha modo di fare esperienza di momenti in cui si è sentito buon*, altri cattiv*, oppure giust* o ingiust*, in alcuni momenti una persona generosa e in altri tirchia, capace o incapace.
Non sono due gli interpreti: siamo sempre noi. E tutti passiamo da questa esperienza continuamente, più e più volte al giorno. L’errore che genera sofferenza è appiccicare un’etichetta che definisce una cosa oppure l’altra: noi non siamo “questo e quello”. E quindi cosa siamo? Esseri umani che giocano a trovare la gioia in ogni contesto.
Apprezzarci solo quando siamo come vorremmo essere, è negare una parte di noi e perdere l’amore per sé stessi. E quando perdiamo l’amore per la persona più importante al mondo (noi stess*) il mondo risponde a questa richiesta facendoci vivere l’esperienza della solitudine e dell’abbandono. Se dunque vogliamo essere riconosciut* come persone degna d’ amore, dobbiamo prima cominciare ad amare quelle parti di noi che abbiamo provveduto a scartare.
Se vogliamo essere ascoltati dobbiamo prima di tutto imparare ad ascoltarci.
Ciò che sperimentiamo nella quotidianità corrisponde esattamente a ciò accettato nella mente dove ci sono tutte le risorse di cui abbiamo bisogno per entrare nel#leradellafelicità. È questo il modo con cui rendiamo concreta e solida la realtà interiore, attraverso la gioia che arriva dalla profonda comprensione di ciò che siamo: luce e buio in egual misura.
Prendere le distanze dalle proprie emozioni sgradevoli – dal nostro lato ombra - equivale a separare una parte di noi che inevitabilmente vorrà essere considerata e non tarderà a fare del suo meglio per farsi notare. «Accettazione» è la parola adatta per questo passaggio.
Mentre ti preparo il caffè puoi riflettere su quanto hai letto e magari prendere in considerazione i tuoi lati ombra trovando in essi un vantaggio, una “luce” che ancora non avevi notato.
La tua SpiritualCoach®