Che piaccia oppure no, nel bene e nel meno bene, nella consapevolezza oppure nell'incoscienza, ispiriamo sempre gli altri con il nostro modo di essere. In passato ho creduto di dover fare tutto da sola ed ho la certezza di essere stata ispirata da mia madre e mia sorella, due donne forti e capaci di tenere in piedi un’intera famiglia. La figlia di mia sorella, cresciuta nei primi anni di vita da mia madre, è una donna forte e anche lei capace di sostenere chicchessia.
Proprio come siamo discepoli per tutta la vita, così siamo anche maestri. Gli insegnamenti passano di mano in mano finché qualcuno non interrompe la catena facendosi domande nuove e, operando nella consapevolezza, portando alla luce nuovi modi di essere
Oggi voglio condividere con voi qualche trucchetto su come poter ispirare gli altri cominciando col raccontare una storia. Qualche tempo fa un’amica mi fece leggere un articolo apparso sul giornale locale che parlava di un giovane sceso da una Porsche con guanti e sacchetti di plastica per raccogliere i rifiuti a bordo strada.
Nei giorni successivi all’uscita dell’articolo furono diverse le persone che si prodigarono per raccogliere rifiuti sparsi in giro per il paese. Il giovane della Porsche aveva ispirato gli altri molto di più di qualunque campagna pubblicitaria su come si deve comportare un buon cittadino. E sapete qual è la cosa buffa? Che non abitava neppure in quel paese.
«Come posso rendermi utile oggi» è secondo me una buona domanda per diventare una fonte d’ispirazione e consapevolezza per chiunque sia all’interno del nostro spazio
Un’altra possibilità che ispira noi e gli altri è sviluppare un senso di profonda gratitudine. Ogni giorno, senza alcuna eccezione, dovrebbe cominciare con un «grazie». Praticare la gratitudine anziché restare in un atteggiamento di pretesa, è un modo per emanare automaticamente ispirazione ovunque andiamo.
C’è poi la generosità, una caratteristica che spesso pratichiamo nei momenti di crisi come in questo lungo anno dove non sono mancate le occasioni per esprimerla. «Dare è ricevere» è un’affermazione che ho imparato a riconoscere in ogni gesto, sia esso amorevole che di paura. Dare per me oggi significa avere consapevolezza dello scopo per cui sto davvero donando, essendo certa che quel dono tornerà moltiplicato. Anche in questo mia madre è stata maestra. Eravamo una famiglia numerosa ma nel nostro palazzo ne abitava una più numerosa di noi. Ricordo mia madre recuperare in cortile i due più piccoli, li lavava, gli preparava la merenda e rammendava i vestitini. Avevamo quanto bastava per vivere, eppure lei riusciva a trovare il modo per aiutare chi era più bisognoso di noi.
Non è necessaria la ricchezza per esprimere generosità. Ci basterebbe ricordare che se non siamo generosi quando è difficile esserlo, non lo saremo neppure quando è facile
C’è poi la capacità di ascoltare. Può sembrare strano, ma possiamo ispirare gli altri molto di più quando ci rendiamo disponibili ad ascoltarli con cuore aperto che quando dispensiamo consigli. Un ascolto attivo fa capire all’altro che le sue parole sono importanti per noi.
Ho imparato ad ascoltare nel corso degli anni grazie alla professione di coach spirituale accorgendomi di quanti messaggi straordinari sono racchiusi nei racconti di chi apre il suo cuore
E infine c’è il vivere con passione. Oh, questo ispira moltissimo! Dovete sapere che la parola “entusiasmo” viene dal greco e significa “il Dio che è dentro di noi”. Per cui vivere con passione è un buon modo per mostrare agli altri come essere nello Spirito.
L’entusiasmo è contagioso!
Dyer, uno dei miei autori preferiti al quale mi sono ispirata per questo articolo, ha scritto che quando viviamo con entusiasmo le nostre passioni, qualunque esse siano, trasmettiamo segnali spirituali di ispirazione a coloro che ci circondano. Stiamo comunicando a chi ruota intorno a noi che amiamo ciò che siamo, che siamo ispirati dalla nostra missione. Siamo tutti maestri e ciò che insegniamo è ciò che impareremo e a nostra volta lo insegneremo ancora, e poi ancora finché non lo avremo imparato. È dunque importante conoscere che tipo di sentimento stiamo donando perché quello sarà ciò che riceveremo.
Tra qualche giorno sarà Pasqua, il tempo della resurrezione. Mi lascio ispirare dalle parole di Un Corso in Miracoli che condivido con te.
«Diamoci reciprocamente la redenzione e condividiamola, affinché possiamo risorgere come una cosa sola nella resurrezione, non separati nella morte. Guarda il dono della libertà che ho dato allo Spirito Santo per te. E tu e tuo fratello siate liberi insieme nel momento in cui offrite allo Spirito Santo questo stesso dono. E donandolo ricevetelo da Lui, in cambio di ciò che avete dato. Egli ci ha condotti insieme, tu ed io, affinché potessimo incontrarci qui in questo luogo santo e prendere la stessa decisione.»
Che sia una serena Pasqua di resurrezione alla Vita.
Lucia
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