Le circostanze e gli eventi intorno a noi fanno di tutto per stringerci in una morsa oscura che ci allontana il più velocemente possibile dalla consapevolezza. Accade perché abbiamo imparato ad adeguarci, a uniformarci smettendo di pensare in modo logico e guardando i fatti. Seguiamo il branco, le mode e gli stili di vita del momento credendo di averli scelti, senza accorgerci che ci stiamo ingannando.
In due parole, lasciamo che siano gli altri a ragionare per noi
Io non ci sto! E tu, la rivuoi la tua vita? In verità nessuno ha mai fatto nulla per toglierti la libertà. Hai solamente deciso di vivere qualcosa di diverso da ciò che desideravi. Se credi di non aver avuto la possibilità di scegliere ti stai ingannando. Ti dico cos’è successo perché la stessa cosa è accaduta anche a me. A un certo punto ti sei scordato di desiderare ed hai iniziato a seguire tracce di altri credendo fossero tue. È facile cadere in questo tranello quando a mancare è la consapevolezza che ci ricorda di essere autori assoluti e incontrastati della nostra esistenza. È come ritrovarsi in un cerchio e seguire chi ci precede, che a sua volta segue qualcun altro, senza mai domandarsi quale sia lo scopo.
Se è vero che la facoltà di scegliere è la nostra maggior libertà e fonte di una forza senza limiti, non possiamo permetterci di rinunciare al diritto di decidere cosa pensare. Il pensiero è la risorsa più preziosa e lo devi tenere bene a mente
Tutti noi siamo sotto il tiro di cecchini astuti e precisi che chiamiamo mass media, informazione, pubblicità e che, se glielo permettiamo, sono in grado di ridurre la nostra capacità di pensiero sino all’annullamento totale della consapevolezza. Non è sufficiente ribellarsi, anche se è sempre un ottimo inizio. Se vuoi davvero soddisfare la sete di libertà, alla ribellione devi far seguire pensieri divergenti, capaci di uscire da ogni schema conosciuto.
Bisogna imparare a pensare con la propria logica. Soprattutto in questo tempo e momento dove ancora troppe persone scelgono di semplificare la loro esistenza uniformandosi a vivere sulla base del pensiero collettivo, dimenticando che in questo modo rinunciano a sé stesse
Non sottovalutare la qualità dei tuoi pensieri perché con essi costruisci il futuro, personale e collettivo. Rifletti: oggi ti trovi esattamente dove hai pensato e immaginato di essere. È un pensiero potente se hai il coraggio di crederci e agire in funzione di esso. Comincia subito col domandarti che cosa ti rende davvero felice. È una domanda la cui risposta richiede molta attenzione e sai perché? Nell’andare oltre il solito elenco che già conosci, potresti arrivare all’essenziale e dare il benvenuto a uno stato di grazia che ancora non conoscevi. Lì trovi la soddisfazione e una consapevolezza che è simile a un respiro profondo e portatore di pienezza e abbondanza.
So che sai bene di cosa parlo, perché l’hai sperimentato almeno una volta, e adesso lo puoi ricordare mentre appoggi le mani sul cuore e vai oltre i simboli d paura che hai costruito tra te e i tuoi istanti felici
Fai così, appoggia le mani sul cuore e ripeti la domanda: cosa mi rende davvero felice? Pensando e facendo cosa mi sento davvero ricco e pieno di soddisfazione? Osserva, ascolta e percepisci cosa accade davvero dentro di te e trova quell’istante che precede la felicità. Sono sicura che sarà così intenso da oscurare ogni carenza per aprirti a futuri di abbondanza.
Ti lascio un promemoria per la consapevolezza che io stessa uso, soprattutto in questo periodo. Ogni volta che sono infelice o arrabbiata mi domando se ciò in cui credo è diverso da quello che faccio, e trovo il modo per riallineare i miei pensieri.
Il modo in cui vivi è determinato non tanto da ciò che l’esistenza ti riserva, quanto piuttosto dal tuo atteggiamento verso la vita; non tanto da ciò che ti accade, quanto dalla maniera in cui la tua mente vede ciò che accade (John Homer Mille)
Accorgiti e farai la differenza tra vivere e sopravvivere.
Lucia