Credere in sé stessi aiuta a chiarire ciò che vogliamo realizzare, ci rende più fiduciosi di riuscirci e disponibile nel prepararci a ricevere. Facile, non trovi? Sulla carta lo è certamente. Le parole lette ci fanno salire sulla macchina del tempo per immaginare un futuro fantastico. E questo è bene. Manca però un aspetto fondamentale: l’azione!
Oggi partiamo da questi elementi: credere in sé stessi, chiarezza, fiducia e di come a volte il successo arriva senza che quasi ce ne accorgiamo
C’è un legame profondo tra il nostro atteggiamento e il livello di felicità che desideriamo. Quando ci aspettiamo il meglio e siamo rilassati nella certezza che arriverà, stiamo usando l’atteggiamento migliore per conseguire successo nella vita. Il fatto è che a volte l’intensità di un desiderio può farci cadere in un pensiero fisso e costante che tiene lontano da noi le forme-pensiero positive e tutte quelle strategie utili per raggiungere ciò che ci siamo prefissati, aumentando invece la paura di non riuscire.
Come possiamo fare per prepararci al successo? Vediamolo insieme. Se da una parte è utile cambiare la nostra prospettiva così da aspettarci il meglio dalla vita, dall’altra parte è tanto utile prepararci per quando il meglio arriverà. Che cosa significa? Te lo spiego subito
È indispensabile leggere libri che parlano di prosperità e pensiero positivo. È necessario partecipare a corsi di crescita personale e spirituale, imparare nuove tecniche per rinnovare i nostri intenti e formulare ogni giorno frasi che richiamano il meglio per noi. Ma non è tutto e credere che lo sia è come lasciare il discorso a metà.
Bisogna invece:
Agire in senso prospero
Fare "come se" e muoversi nella direzione della prosperità compiendo azioni concrete
Essere grati ogni giorno per ciò che già possediamo è prepararci per ricevere
Ecco cosa rende completo il nostro intento! Abbiamo bisogno di contenitori nel quale infilare l’obiettivo, come fosse un pentolone dove mettere gli ingredienti scelti con cura per preparare la nostra pietanza preferita. E poi darci da fare per realizzarla, rimanendo attenti a non bruciarla
Sono certa che anche tu hai sentito la vocina che diceva: «È arrivato il tuo momento! La passione che ti fa battere il cuore, che ti fa alzare presto la mattina e andare a letto tardi la sera, che ti fa mettere da parte il superfluo e ti rende pioniere della tua vita è qui. Questa è la tua missione di vita!» Se l'hai ascoltata e seguita appartieni alla percentuale di chi sta facendo ciò che ama. Per tutti gli altri c'è ancora la voce di mamma e papà, degli insegnanti o degli adulti intorno a loro quando erano piccoli e che con tanto amore e protezione dicevano: «Trovati un lavoro fisso, arriva alla pensione e poi goditi la vita».
Lo so perché a me è successo di seguire la voce di mia madre, e poi una brava maestra mi ha fatto notare che stavo seguendo la sua paura. Mi ha aiutata a capire quando era il mio momento e come dar spazio all’intenzione per seguire la vocina che sussurrava: «È questo il tuo momento! Vai e prenditi la tua vita» Ho virato bruscamente lasciandomi alle spalle ciò che ero per far spazio a una nuova esistenza. Decisamente più felice.
Molti grandi imprese sono state guidate dall’intuito. Henry Ford, per esempio, non ha mai rinunciato a credere che un giorno l’automobile sarebbe stata alla portata di tutti, benché suo padre giudicasse l’idea una perdita di tempo
Ti parrà poco spirituale ciò che stai per leggere ma ti garantisco che non lo è. Quando guardiamo i fatti, quando ci rendiamo disponibili ad essere più felici, permettiamo alla saggezza che è in noi di raccontarci come fare. La nuova Voce ci spinge verso nuovi orizzonti e l’inimmaginabile diventa realtà. Lo capiamo dal brivido che arriva lungo la schiena o nella pancia, dal vedere con gli occhi chiusi il nostro orizzonte più luminoso, dal sentire chiaramente che incita e fa il tifo per noi: «Ce la puoi fare!» Tutti – nessuno escluso – siamo dotati d’intuito e sappiamo come ascoltarlo. Il fatto è che impariamo ben presto a chiudere i sensi facendo parlare i condizionamenti, il credere in sé stessi si fa piccolo e il lamento sempre più grande.
Non è possibile entrare nel regno dell’abbondanza lamentandosi della propria sorte (cit)
Sono d’accordo con questo pensiero espresso da non ricordo più chi. Riusciamo a entrare nell’abbondanza quando diventiamo consapevoli della ricchezza che è già presente intorno a noi. Non c’è carenza se sappiamo come fare. E non possiamo sentirci privati di nulla quando pensiamo alla nostra vita in termini di abbondanza. L’universo è sempre pronto a fornirci gli strumenti per progredire.
Molti di noi rinunciano a perseguire il loro scopo proprio quando sta per accadere qualcosa di grande. Sapete perché? Il motivo è molto semplice: il successo è un sistema dove coraggio e perseveranza sono elementi importanti.
Crediamo di dover compiere gesti grandiosi per poter migliorare la nostra vita. Ma in verità bastano piccoli gesti, uno accanto all’altro e tanta gratitudine per ciò che si manifesta intorno a noi ogni momento
A volte siamo talmente fossilizzati nei nostri pensieri triti e ritriti che cessiamo di essere coscienti delle infinite opportunità che si presentano più e più volte al giorno. Smettiamo di aspettarci il meglio. Eppure dovremmo ricordare che solo noi possiamo guidare la nostra vita. E quando crediamo di essere nel buio più profondo, possiamo pensare che l’oscurità permette all’alba di manifestarsi in tutto il suo splendore.
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