Ti è capitato certamente di svegliarti in piena notte e non riuscire più a dormire. A me è successo qualche sera fa. Mi sono svegliata alle quattro del mattino col pensiero di quanto fosse comoda la tecnologia e di quanto fosse utile. Ricordo di essermi domandata da dove arrivasse quel pensiero, perché non ricordavo un sogno in particolare o qualcosa che mi avesse portato fin lì.
Un po’ perplessa, mi ripeto di non dare troppo peso ai pensieri e cerco di riaddormentarmi: ma non ci riesco. E così seguo il flusso rimanendo nel qui e ora per osservare dove mi porta.
Penso alla comodità di spedire una mail a mille persone in una volta sola cliccando sul tasto «invia» o accendere la luce con un battito di mani. Formare un numero di telefono pronunciando il nome di chi vuoi chiamare. La lavatrice: che invenzione! Poter andare da Milano a Los Angeles in dodici ore o intervenire sul corpo umano cambiandone i pezzi come fosse un’automobile. Sarebbe lunghissimo l’elenco delle attività alle quali ci siamo abituati nel corso degli anni, ma mi fermo qui.
Ed eccolo arrivare il pensiero dei pensieri, quello che ostinatamente mi riporta nel qui e ora: «E se improvvisamente tutto questo finisse, cosa succederebbe?» Ho un brivido lungo la schiena.
Già, cosa accadrebbe se non ci fosse più la luce elettrica e il riscaldamento d’inverno, la lavatrice, il forno, la lavastoviglie, le auto, gli aerei, i computer e tutte le comodità che possiamo utilizzare per rendere la nostra vita più semplice?
Basandomi su un atteggiamento propositivo che ho sviluppato negli anni e azionando la fantasia credo che, dopo aver vinto il primo forte impatto destabilizzante, ci inventeremmo qualcosa per iniziare una nuova avventura, traendo il massimo vantaggio e scoprendo nuove opportunità.
In fondo la scienza è una genialità che appartiene al genere umano e tutto ciò che è materiale in questo mondo è stato creato dalla mente umana
Come ha scritto Bernardo di Chartres, noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l'acume della vista o l'altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti.
Chi nasce ora non si deve preoccupare di come accendere la luce o un computer o di come far funzionare un telefonino. Semplicemente impara sin da piccolo a premere un tasto e tutto quanto diventa semplice e a portata di mano.
Arriviamo in questa vita puliti come un panno bianco e con pochissime ma necessarie istruzioni: piangere se abbiamo fame, chiudere gli occhi quando abbiamo sonno e sorridere per accattivarci le carezze degli adulti. Man mano che cresciamo facciamo esperienza del mondo circostante con ancora nella memoria l’idea che tutto ci è dovuto: ma non siamo più neonati.
Diamo per scontate molte cose ed è proprio questo il problema: non ci preoccupiamo di scoprire come il cibo è arrivato nel frigorifero e quasi neppure ci accorgiamo di quanto sia confortevole avere una bella casa in cui abitare o un’auto da guidare. Tutto è lì a portata di mano o nelle strette vicinanze.
Ma siamo certi che sarà sempre così?
Nel dubbio, una buona cosa da fare è smettere di dare la vita per scontata, rimanere nel qui e ora e iniziare a guardarci intorno per esprimere gratitudine. E non intendo quei grazie detti a macchinetta quando la vita scorre nel senso giusto e ogni cosa accade proprio come te le aspettavi.
Intendo un grazie alla vita in generale, alle piccole cose che già possiedi e che hai sotto i tuoi occhi ogni giorno, ai tranelli che ti riserva e che ti fanno inciampare.
Grazie all’incomprensione che ti dà una mano per comprendere di più, alla mancanza di fede che ti offre l’opportunità di riflettere per aiutarti a ritrovarla. E grazie alla carenza e all’abbandono che ti spinge a guardare la vita in un altro modo.
Sono i lati bui del nostro essere ad aver bisogno di luce: dobbiamo portarli nel qui e ora e con gratitudine trasformarli in opportunità
Per questo è importante risvegliare i sensi, conoscere sé stessi aprendo la mente a nuove e più ampie possibilità, rinforzando la fede che c’è sempre qualcosa di buono dietro l’angolo, e continuare a camminare con nel cuore l'immensa gratitudine di essere vivi.
Se già non lo fai, da oggi puoi esprimere la tua gratitudine e smettere di dare tutto per scontato. Comincio io col ringraziare la notte insonne che ha portato queste riflessioni e per averle condivise con te.
E aggiungo che se vuoi avere sempre con te strumenti comodi, pratici e potenti per velocizzare il processo di trasformazione, ti invito ad iscriverti a LoveHealing® Tecniche di Risveglio Interiore - Corso base che terrò OnLine il prossimo 15 e 16 Gennaio 2022.
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Lucia