Concentrarsi esclusivamente sulla vita degli altri è perdere di vista sé stesse. Accontentare, rendere felice, sollevare dai pesi,farsi carico e a volte sostituirsi all’altro in attività che lui stesso dovrebbe fare, non è amore. Assomiglia più alla paura nella qualità e forma che più desiderate e che ci porta a rubare l’amore.
Quando ci occupiamo in maniera smisurata della vita altrui, stiamo sottolineando la loro incapacità credendo di valorizzare la nostra: ma non è così. L’eccessivo interesse per l’altro ci fa perdere di vista una qualità importante che deve esserci in ogni relazione: la reciproca fiducia. Sostituendoci all’altro stiamo sottolineando di non averne in lui, ma l’aspetto che non viene riconosciuto è che togliendola all’altro la stiamo negando in noi stesse.
Prendersi in carico la vita altrui impedisce una crescita sana della relazione, qualunque essa sia, perché alla relazione serve una dose massiccia di fiducia che muove l’incoraggiamento, la stima verso l’altro, il sostegno delle reciproche idee, l’aiuto attivo e l’intreccio di competenze, la volontà di arrivare e vincere, la capacità di imparare l’uno dall’altra, obiettivi comuni da raggiungere insieme attivando i propri talenti personali
La dedizione verso l’altro è attiva e potente quando ci siamo dedicate a noi stesse, alla nostra anima, alla conoscenza della nostra parte profonda, quando abbiamo compreso i bisogni che ci affamano e abbiamo trovato il modo per sfamarci. Se arriviamo nella relazione affamate e assetate, cercheremo il nutrimento nell’altro, facendo di tutto per accaparrarcene un po’. Lo ruberemo, se necessario. Saremo ciò che l’altro vuole che siamo, se necessario. Ci ridurremo a tappetini da calpestare, saremo disposte a qualunque tipo di sacrificio, se necessario. Tutto per avere un po’ di quell’amore che stiamo cercando. Saremo pronte a tutto pur di non sentire più il vuoto che c’è dentro di noi.
Una lezione importante che mi ha fatto comprendere su quale terreno tremolante avevo basato le mie relazioni è arrivata da Introduzione a Un Corso in Miracoli:
"Quando incontro te, persona speciale con certi attributi o qualità peculiari, decido che tu soddisferai i miei bisogni esclusivi. I miei bisogni specifici saranno soddisfatti da certe qualità specifiche in te, e questo ti rende una persona speciale. E quando tu soddisferai i miei bisogni speciali, allora io ti amerò. E poi, quando tu avrai certi bisogni speciali che io posso soddisfare, tu mi amerai."
Quanto a lungo potrà funzionare una relazione basata su questi presupposti? Fintanto che ci verrà dato ciò che crediamo possa sfamare la nostra anima, resteremo attaccati alla fonte. Quando la fame si farà più grande, cercheremo qualcos’altro che la possa zittire. Non è una bella immagine quella che ho appena descritto, ma è ciò che accade quando entriamo con gli occhi bendati in una relazione.
Non è mai troppo tardi per essere felici, e occuparci della vita altrui per raccattare briciole d’amore indebolisce la nostra. Raccogliamo l’energia, concentriamoci sui nostri personali obiettivi guardando avanti, miglioriamo la nostra vita scoprendo noi stesse, rinnovando la fiducia nelle nostre qualità, riconoscendoci come esseri capaci di portare valore nel mondo. Impariamo a nutrire di vita innanzitutto la nostra vita, e poi occupiamoci di quella delle persone intorno a noi, perché nessuno può darci più amore di quanto possiamo darne a noi stesse.
E se ti andrà di potenziare la relazione con te stessa, di comprendere come sostenerti e a quale fonte attingere per aumentare il tuo valore, ti aspettiamo a STREGATA DALLA LUNA che si terrà venerdì 27 Luglio 2018 in un bosco incantato.