Non c’è nulla che ci rende immuni di fronte al cambiamento. È il naturale corso della vita ed anche il nostro peggior spauracchio, soprattutto nelle relazioni. Quando sento frasi come: «Se dico questo, se faccio così, ho paura di perderlo» mi arriva un brivido lungo la schiena che mi porta alle paure lontane, a quando io stessa pronunciavo quelle parole.
La trasformazione non è mai graduale: arriva il momento in cui il cordone della dipendenza dev'essere reciso, e allora in un modo o nell'altro ci sarà lo stacco. Se siamo noi a farlo, è il senso di colpa a investirci. Se sono gli altri a farlo, è possibile sperimentare il senso di abbandono.
Nel cerchio di sorellanza che si viene a creare spontaneamente all’interno di corsi e laboratori, sottolineo che la trasformazione da ragazza a donna può avvenire in un attimo. La principessa spensierata muore per lasciare il posto alla regina, padrona indiscussa del suo regno. È un cambio di dimensione, un’iniziazione che può essere vissuta come una tragedia o un regalo, e all’interno di una relazione ce ne sono più di uno, vissuti nei modi più variegati.
Spesso è un tradimento reale o immaginato, fisico o mentale. Lo sguardo con cui si osserva la situazione farà la differenza e potrà consolidare il rapporto e far emergere nuove consapevolezze, o distruggerlo. La prima scelta è anche la più complicata, perché la creazione di una nuova visione prevede sempre l’aver preso in considerazione i dettagli che ci sembravano insignificanti, una solida apertura mentale e la capacità di trasformare il rancore in perdono.
Quando una donna è pienamente realizzata, sente forte il potere di concepire nuove idee e di generare cose «divine» per sé stessa e per chi entra in contatto con lei, oltre a sviluppare una solidità personale maggiore per affrontare ogni avversità. Sin dalla nascita ha tutti gli strumenti per generare e risanare il mondo, solo che lo ha dimenticato. La sorellanza serve proprio a questo: a ricordare. E per farlo dovrà dare un taglio netto al passato, smettendo di interpretare un ruolo socializzato che non la valorizza.
È un atto necessario e dovuto, come è necessario riunire nella sorellanza donne e uomini che vibrano con la stessa energia per un nuovo sviluppo del mondo, per scoprire che molti di noi attendono di essere risvegliati, ma ancora non sanno come fare e quale direzione prendere. Le relazioni sono un contenitore privilegiato per ricominciare, ciascuno portando il proprio valore al mondo, al femminile così come al maschile
Quando una donna si innalza in gloria, la sua energia è magnetica e la coscienza delle sue potenzialità contagiosa. Tutti abbiamo visto donne gloriose, integre e gioiose, consapevoli di questo, traboccanti d’amore. Risplendono (Donne che corrono coi lupi)
Ne conosco molte di donne con queste caratteristiche, e quando le incontro in pace e sorellanza, mi risveglio in loro e loro in me. Non occorre fare nulla per esserlo. In quanto donne, è la nostra natura e ci basta riconoscerlo: tutto il resto arriva in autonomia. Possiamo partire da un pensiero immaginando di estenderlo ai nostri partner, ai figli, alle amicizie, nei posti di lavoro, nei luoghi che frequentiamo, ed è questo:
Nella carenza e nel bisogno siamo tutti schiavi di qualcosa o qualcuno che definisca il nostro valore. Quando riconosciamo l’inutilità di caricare o farci carico dei bisogni altrui, possiamo trasformarli in opportunità. E il senso della vita prende a scorrere nella direzione della felicità, finalmente liberi
Per approfondire il discorso della sorellanza, ti propongo di partecipare al breve Laboratorio gratuito di Storie di donne che corrono coi lupi, oppure al Retreat annuale de Il Potere dell’Energia Femminile, che quest’anno si terrà sull’Isola di San Domino – Isole Tremiti.
La tua SpiritualCoach®
NeONBRAND">Foto di NeONBRAND su Unsplash