Avere relazioni che contemplano la spiritualità, è quanto di meglio possiamo aspirare per una vita vissuta pienamente, ed è di questo che voglio parlare con voi.
Indietreggiamo un momento e andiamo a incontrare quali sono i primi passi di una relazione d’amore per come di solito la intendiamo.
Possiamo vedere che il primo intoppo è confondere l’amore con l’approvazione.
Personalmente non conoscevo la dinamica, e così e per molto tempo sono cascata in questa confusione con un risultato finale che era sempre lo stesso: sofferenza e solitudine.
Mi domandavo dove avessi sbagliato, e rispondevo che l’unico errore era stato di far in modo che l’altro potesse essere felice. Che c’era di male in tutto questo?
Se davo amore e attenzioni dovevo essere ripagata allo stesso modo, e invece non succedeva.
Spesso era il tradimento fisico - e ancor peggio quello mentale - la moneta che ricevevo in cambio di sacrifici e tempo spesi a compiacere e accontentare.
Quando iniziai il cammino verso la spiritualità, mi sembrò di migliorare la situazione!
Avevo capito due o tre cosette che mi facevano sentire più forte riguardo le relazioni. Mi sembrava di essere a posto, ma la mia spavalderia ben presto mi prese a schiaffi, facendomi ricadere nella stessa trappola che credevo di aver superato.
Confrontandomi con la mia maestra di quel momento, mi invitò a domandarmi cosa ci fosse ancora che avevo bisogno di imparare.
Questa riflessione mi mise di frone ad alcune dinamiche che mi mostrarono quante fossero le modalità che usavo per chiedere amore, e come tutte portassero a una sola conclusione: la sofferenza.
Ero così abituata a confondere l’amore con l’approvazione, che ci misi parecchio prima di osservarle tutte.
Che poi, secondo me, qualcuna è rimasta e ogni tanto fa il suo sporco gioco, con una differenza: ora me ne accorgo e la saluto cordialmente, andando oltre.
Il cammino verso la spiritualità mi stava insegnando a nuotare nella profondità delle relazioni, e mi aveva fornito tutta l’attrezzatura per farlo in sicurezza.
Forse anche tu ti ritrovi in questa descrizione: sostituire il desiderio di essere amata con l’approvazione, al solo scopo di poter brillare agli occhi degli altri.
C'è un voce che si insinua e dice: «Scegli me! Sono migliore di chiunque altra hai incontrato fino ad ora. Io ti darò ciò di cui hai bisogno, e allora tu mi amerai e mi darai ciò di cui io ho bisogno»
Sembra meno vergognoso mettersi in mostra e attirare l’attenzione, che essere amate per ciò che siamo, senza accorgerci che proprio il nostro «metterci in mostra» è una richiesta d’amore
Andando ancor più in profonità, quali sono le pretese più comuni che usiamo e che confondiamo con l'amore?
Eccone alcune:
Essere al centro dell’attenzione come fossimo oracoli, o mettersi in disparte e attendere che si accorgano di noi.
Dimostrare al mondo che siamo d’accordo uniformandoci all’opinione altrui senza mai dire la nostra.
Sostenere di non odiare nessuno o di non essere invidiosi.
Obbedire come fanno i bambini e chiedere amore ammalandoci o facendo le vittime pur di averla vinta, pur di ottenere ciò che desideriamo.
Fare finta di niente, ma dentro di noi c'è un vulcano che è pronto a far esplodere tutta la sua vendetta.
Se almeno una di queste modalità ti ha toccato lievemente o in profondità, molto bene! Potrebbe diventare il tuo punto di partenza per una relazione diversa. Perché nessuna delle modalità porta alla felicità, ma ti spinge a guardare nella direzione opposta a quella dell'amore.
Se avrai il coraggio di cambiare direzione, non solo scoprirai il dolore che cela questa ricerca, ma alla fine riconoscerai le emozioni che ti bloccano verso il flusso dell'amore felice; e questo è buono per iniziare un cambiamento!
Comprenderai più chiaramente che la lotta per l'accettazione, per provare a ogni costo il tuo valore, ti rende egocentrica, orgogliosa, arrogante o così totalmente sottomessa da toccare la profondità del risentimento.
Quando la rincorsa per metterti alla prova cessa d’intensità, si apre davanti a te la strada dell’amore e della spiritualità, e a quel punto capisci che sono uguali nell'essenza, insieme alla gioia, felicità, abbondanza e alla pace.
Il vero amore è quello che ti viene offerto spontaneamente, e non quello estorto con l’inganno.
È liberatorio permettere agli altri di amarti se lo desiderano, oppure di non farlo, e anche se ti potrà dispiacere non ti farà certamente sentire inutili, abbattuta, risentitia o nervosa, ma padrona della tua vita.
La tristezza che proverai sarà priva di autocommiserazione, e potrai concederti di soffrire senza diventare un peso, per te stessa e per gli altri.
Ancora una volta, l’amore ti viene incontro per fornirti strumenti utili a trovare soluzioni.
E così che il valore che provi verso te stessa aumenta fortemente: quando smetti di cercare approvazione allo scopo di essere amata, e inizi a usare una formula preziosa:
+ Valore – Risentimento = Annullamento dei sensi di colpa.
E questo è davvero un bel traguardo, dal quale far partire nuove relazioni felici!
Metto volentieri a tua disposizione la mia esperienza, accompagnandoti in un percorso individuale verso la conoscenza di te stesso, affinché tu possa vivere relazioni più felici, in ogni senso.