Se vuoi relazioni felici, devi avere punti fermi nella tua vita, quei valori che diventano la tua traccia e il riferimento del tuo cammino. Io ne ho uno ed è una domanda alla quale rispondere con sincerità: «Vuoi aver ragione o essere felice?» Mi aiuta a mantenere vivo il ricordo che la felicità è una scelta e che vale per tutte le relazioni.
Non solo: a capire qual è la direzione che sto scegliendo
Capita spesso durante le sessioni individuali di incontrare persone – in particolare donne – che hanno relazioni che io definisco “stravolte”. Cosa intendo? Ti faccio un esempio velocissimo di vita reale: lui è bello con una vita rocambolesca, lei è bella con una vita tranquilla.
Lui sta cercando una donna che in futuro si occuperà della casa e dei figli per continuare a mantenere il suo stile di vita, lei vuole una casa, dei figli e un marito col quale condividere tutto questo.
Lei decide che anche se adesso è così, in futuro lui cambierà. Ci prova per un po’ a cambiarlo. Come? Prima fa tutto quello che dice e tutto fila liscio. Alla prima ribellione, lui la umilia, le dice che non vale niente. C’è una piccola rottura. Lei continua ad “amarlo” e ad essere convinta che lo cambierà.
Anche se lei si è allontanata, continua a credere che le cose cambieranno. Ad oggi, tra tira e molla, la situazione rimane sempre la stessa.
Premesso che nella vita tutto potrebbe cambiare, in questa occasione rispondere alla domanda “vuoi avere ragione o essere felice” potrebbe aiutare a capire che l’avere ragione a tutti i costi - e non importa il prezzo pagato - prevale sulla felicità.
Questo accade nelle relazioni
Quando due anime si incontrano – che sia un rapporto di coppia, un’amicizia o una collaborazione - la dinamica è sempre la stessa: la curiosità reciproca ci spinge a vedere l'altro sotto la luce più favorevole che possiamo immaginare. Si fantastica, come fosse una favola che sicuramente avrà un lieto fine.
Nel momento in cui la curiosità e il fantasticare si affievoliscono, ecco che l'energia tende a calare, riportando la relazione in una dimensione differente da quella iniziale. E calando la curiosità, aumenta la diffidenza che fa proiettare sull'altro le nostre personali caratteristiche «bisognose», chiudendoci all’esplorazione e alla conoscenza.
Cominciano le accuse reciproche e il concetto di responsabilità personale viene messo da parte. Eppure siamo sempre responsabilità della nostra felicità e anche dell’infelicità
Il bisogno di controllare spesso si prende una buona fetta della relazione e nel dialogo (interno ed esterno) fa breccia il lamento e la difensiva. Una scena che, sono certa, molti di voi hanno già vissuto con tutte le conseguenze.
Come venirne fuori? Ecco un modo: capire cosa vogliamo veramente facendoci delle domande. Voglio lo scontro o la collaborazione? Arroccarmi sulle mie convinzioni o rendermi disponibile? Preferisco mostrare risentimento o comprensione? Voglio una separazione o una relazione funzionante e felice?
La scelta, come sempre, è solo nostra
Certamente è un lavoro che richiede forza di volontà, determinazione e una buona dose di pazienza, una profonda conoscenza di sé e del nostro sistema di pensiero, resilienza, e soprattutto coraggio. E nonostante lo sviluppo di queste ed altre caratteristiche funzionali al nostro scopo (essere felici), la tendenza a cadere nella trappola insidiosa dell’avere ragione spesso prende il sopravvento.
Ma non è un errore grave senza rimedio: possiamo aggiustare il tiro e ricominciare a dirigerci, passo dopo passo, verso la felicità.
Questione di scelte che sono sempre in nostro potere. Perciò sarà un bene conoscere come funzionano le relazioni, quali sono i punti di partenza, trovare chiavi di lettura differenti. Soprattutto far emergere una considerazione che potrebbe essere molto difficile da credere: l’altro è più simile a noi di quanto possiamo immaginare.
E per ora mi fermo qui
Se vuoi capirne un po’ di più sulle relazioni, posso darti una mano. Se ti va, puoi scaricare l’E-book che ho intitolato «Maledetta Primavera - Quando una relazione prende vita» e che racconta alcune esperienze complicate di vita reale e come sono state risolte. Un piccolissimo investimento che ti potrà dare qualche dritta per cominciare a guardare le relazioni in un altro modo.
Oppure puoi fissare un appuntamento conoscitivo con me, parlarmi della tua situazione e insieme decidere come affrontarla.