C’è sempre qualcuna che si ferma a chiacchierare dopo la chiusura di un laboratorio al femminile, e in quel contesto ne escono sempre riflessioni interessanti, come quella di ieri, dove abbiamo preso in considerazione che non è necessario comprendere le cause dei nostri guai, ma è invece indispensabile trovare una soluzione.
Troppo spesso le persone si concentrano sul cercare il “perché” si sono infilati in una determinata situazione che li ha fatti soffrire, dimenticando che i “come posso fare per migliorare la mia vita” sono molto più potenti
Esaminare il passato potrebbe aiutarci a chiarire molti dei nostri problemi, ma la vera guarigione la mettiamo in atto sempre e solo nel momento presente. È una perdita di tempo dare la responsabilità agli eventi che risalgono all’infanzia per giustificare la disperazione che proviamo adesso.
La sofferenza non deriva dall’amore che ci è stato negato in passato, bensì dall’amore che noi stessi ci neghiamo nel qui e ora
Ogni istante è un regalo da scartare al cui interno c’è sempre un’opportunità, una possibilità di trasformare il passato. Non possiamo raggiungere la luce restando fermi di fronte all’oscurità. È come dire che la luce è bene e l’oscurità è male. Questa è una valutazione di scarsità, un errore che deriva dal prendere in considerazione solo metà della storia personale, mentre condanniamo l’altra metà. Sarebbe come affermare che la mano destra è la quella bella e la sinistra quella brutta. I mancini della mia età ne sanno qualcosa?
Quando invece percepiamo e riconosciamo che luce e buio compongono la nostra interezza, con facilità ci orientiamo verso le soluzioni perché entriamo naturalmente nell’abbondanza, e scopriamo che non siamo privi di nulla. Ci è stato dato tutto quando siamo stati creati, proprio come a tutti gli altri
Quando restiamo fermi di fronte al buio, stiamo riconoscendo il suo potere di oscurare. Dobbiamo ricordare che là dov’è il nostro cuore, sarà anche il nostro tesoro, perché crediamo sempre a ciò che diamo valore. Se avremo paura, valuteremo in modo sbagliato e la useremo per nascondere e ciò che otterremo sarà sofferenza.
Se invece il nostro scopo è entrare nell’era della felicità, ecco che ogni ombra diventa un errore da correggere, e la volontà diventa la luce che lo illumina, l’"altro modo".
E ogni volta che la luce entra nell’oscurità, l’oscurità scompare
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